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L'area di archeologia sperimentale

L'area sperimentale, situata nei pressi dell'area archeologica, è un vero e proprio laboratorio all'aperto che si struttura intorno a due aspetti essenziali: fornire l'immaginazione necessaria perché quanto si trova allo stato di resto archeologico diventi più comprensibile ai non addetti ai lavori; fornire gli strumenti per avvicinarsi alle metodologie della ricerca.

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Al momento l'area riproduce il villaggio e le attività della vita quotidiana della comunità di pastori transumanti che occupava la sommità della collina 3000 anni fa.

Per questi uomini Poggio La Croce era un pascolo estivo e l'insediamento veniva occupato stagionalmente in relazione ai tempi della transumanza. Praticavano la lavorazione dei prodotti derivati dall'allevamento, come la produzione del formaggio e la lavorazione della lana. E' presumibile che coltivassero piccoli appezzamenti di terreno con grano ed altri cereali. Lavoravano l'argilla per fabbricare vasi ed utensili; praticavano la lavorazione dell'osso e del corno di cervo.

Ogni anno la storia di questi uomini viene rivissuta dagli "OMINIDI", gruppi di ragazzi chiantigiani che riscoprono la storia del territorio attraverso attività di animazione antropologica, realizzate nell'ambito del progetto Ciaf - Chianti: l'area sperimentale, fruibile da tutti i visitatori, è in gran parte il risultato del loro lavoro.

E' attualmente in corso di realizzazione, uno spazio sperimentale per la realizzazione di esperienze di scavo archeologico simulato: lo spazio sarà attivo dal prossimo anno scolastico 2010/2011.

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